Nell’immaginario collettivo, il dj suona esclusivamente nei grandi festival, oppure nei super club, davanti a migliaia di persone. In molti casi la realtà è molto diversa.

    Ti sarà capitato, di essere contattato da un organizzatore oppure gestore di un locale (Club, Disco Pub, ecc) per proporti una data nel suo locale. Subito dopo aver definito la parte burocratica e organizzativa, la Tua mente è già concentrata sulla play list, la ricerca delle canzoni da mixare, la preparazione delle chiavette con Rekordbox, Engine Prime, oppure se usi il vinile, la scelta dei dischi da mettere nella valigetta.

    Parte il Film mentale su come sarà la serata, le aspettative : “Appena metto questa traccia di sicuro la gente si esalterà”, “Devo provare assolutamente il mio Bootleg, lo metto nella parte centrare della serata”….
    Poi, arriva il momento della serata, arrivi al locale, vai verso la tua postazione, la gente arriva lentamente, vedi che non sono tanti.

    “Va beh, è ancora presto…” ma la situazione non cambia e ben presto ti ritrovi con poca gente, con una fascia d’età che va dai 18 verso i 40 anni, perché il locale in questione è il tipico posto dove puoi cenare e ballare.

    In questo caso, cosa fai? Ti lasci prendere dallo sconforto? Assolutamente No, in questi casi è proprio l’atteggiamento che fa la differenza, sembra un paradosso, ma far divertire 20/40 persone in molti casi è difficile.

    Ci sono un mix di fattori che fanno la differenza:

    1.  La Cultura Musicale: perché avendo un pubblico con una fascia d’età così ampio, ci porterà sicuramente nel toccare diversi stili musicali, naturalmente mantenendo sempre integro il nostro gusto musicale. La conoscenza in questi casi fa proprio la differenza.
    2.  La Tecnica: è vero, ora la tecnologia aiuta moltissimo, avendo davanti poche persone, toccando diversi generi musicali, bisogna saper accostare molto bene le tracce, creare una continua tensione musicale con mixaggi precisi, in modo da dare vita ad una vera è propria colonna sonora.
    3. L’atteggiamento: Trovare poca gente nel locale può intaccare il nostro stato d’animo, e lasciarsi andare allo sconforto, può farci perdere concentrazione, fare passaggi poco precisi, accostamenti azzardati. In questi casi ci dobbiamo sempre ricordare che le venti, quaranta persone che abbiamo davanti, se si divertono, se ascoltano musica piacevole potranno dire “è vero, c’era poca gente, ma la musica è stata veramente bella”. Dobbiamo focalizzare tutto sul nostro obbiettivo, far divertire.

    Il compito del dj non è quello di portare gente, per quello esistono i pr. Il compito di un dj è quello di far ascoltare buona musica, far divertire e creare la giusta atmosfera con la propria selezione musicale.

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