Gli artisti emergenti faticano a monetizzare la loro musica con le piattaforme di streaming tradizionali. Spotify, leader del settore, riconosce frazioni di centesimo per stream, penalizzando i nomi meno ascoltati. Serve un nuovo modello per permettere ai musicisti indipendenti di guadagnare dalla propria arte.

    Insidr Music, nuova piattaforma di streaming, vuole essere la risposta a questo problema. Basandosi su un modello di abbonamento diretto tra fan e artisti, promette di retribuire gli indipendenti fino al 4000% in più rispetto a Spotify. L’idea è interessante e innovativa nel settore musicale.

    Come funziona questa rivoluzionaria piattaforma?

    Insidr permette ai fan di abbonarsi ai propri artisti preferiti, versando ogni mese una quota stabilita dal musicista stesso. In cambio, hanno accesso a contenuti esclusivi come inediti, versioni demo, dietro le quinte. Un modello simile a OnlyFans, ma dedicato alla musica.

    Secondo le stime di Insidr, se solo 10 fan ascoltassero una canzone al giorno per un mese, su Spotify l’artista guadagnerebbe 86 centesimi, mentre su Insidr 37 euro. Una differenza abissale, resa possibile dal rapporto diretto artista-fan. Insidr è stata creata da Kima Otung e da Dan Ryland proprio per garantire guadagni etici agli emergenti.

    La piattaforma è già disponibile, un esperimento innovativo nel settore musicale da tenere d’occhio per supportare la musica indipendente. Un modello che potrebbe davvero rivoluzionare l’industria.

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